Umidità ideale in casa: come ottenerla

11/05/2023

L’umidità in casa è indice fondamentale di salute e di benessere: un livello troppo alto o troppo basso può provocare danni al tuo corpo.

In base a recenti indagini sulla qualità della vita nelle nostre case italiane, la temperatura media va fra i 19° e i 24°C, con un’umidità dell’aria che si aggira sul 50-60%. Questi dati non dipendono solamente dal clima e dalla stagione, ma anche dalle abitudini di ogni nucleo familiare, e dalle attività che si svolgono all’interno delle 4 mura, come stirare, cucinare, usare elettrodomestici che producono vapore.

Scopriamo di seguito come ottenere l’umidità ideale in casa e quali sono le strategie per mantenere i livelli di umidità ideale in casa.

L’umidità ideale in casa: quanto deve essere l’umidità in casa per stare bene?

La percentuale umidità in casa corretta si dovrebbe aggirare in una fascia tra il 40 e il 60%: livelli più alti o più bassi compromettono la salute delle tue ossa e possono provocare danni anche spiacevoli, come tosse secca e problemi respiratori.

Come capire se la casa è umida o secca?

Basta osservare la presenza di condensa sui vetri, soprattutto in stanze come la cucina e il bagno, spesso soggette a vapore acqueo.
Inoltre, una casa con elevato indice di umidità presenta macchie sulle pareti, muffa, parti verdastre e chiazze più scure che, oltre a dare un senso generale di trascuratezza, denotano un ambiente poco salubre.

Al contrario, si potrebbe pensare che una camera con un basso tasso di umidità sia indice di benessere, ma non è così: lo puoi sentire direttamente sulla tua pelle che diventa secca, tira e fa male, oppure dalla gola che brucia e dalla difficoltà a respirare bene.

Quel fastidio in gola, spesso legato alla secchezza delle fauci, è indice direttamente proporzionale alla scarsità di umidità in casa.

Come correre ai ripari? Continua con la lettura di questa breve guida e conoscerai tutti i trucchi per ottenere l’umidità ideale in casa.

Quanto deve essere l’umidità in casa in inverno?

Durante la stagione invernale si raccomanda di mantenere una temperatura base sui 20°C, con un grado di umidità del 50-60%.

Il ricambio dell’aria è necessario non solo per l’evacuazione dell’umidità, ma anche per purificare l’aria dagli agenti volatili dannosi per la nostra salute, come la formaldeide, l’ossido di carbonio, l’anidride carbonica stessa che produciamo respirando, le polveri e le sostanze inquinanti che si accumulano all’interno della stanza.

Il primo passo per una casa salubre in inverno è la pulizia delle superfici e dei rivestimenti, compresi tappeti e tappezzeria, veri e propri catalizzatori di polveri sottili; inoltre, è fondamentale arieggiare per far uscire l’umidità e contrastare la formazione di condensa sui vetri, muri e soffitti.

Ecco qualche comsiglio utile per mantenere il corretto grado di umidità in casa (che va dal 40 al 60%):

– arieggiare ogni qualvolta si fa la doccia;
– arieggiare la cucina dopo aver cucinato;
– lasciare asciugare i panni fuori all’esterno, oppure usare l’asciugatrice. Se ciò non dovesse essere possibile, soprattutto durante la stagione invernale, si raccomanda di tenere la finestra socchiusa nella stanza adibita alla lavanderia, in modo che l’umidità prodotta dai panni stesi ad asciugare sullo stendino possa evacuare correttamente.

Quanto deve essere l’umidità in camera da letto?

Qual è la temperatura ideale per dormire bene e soprattutto in che modo la qualità dell’aria influenza il sonno ristoratore? La soluzione migliore è controllare la temperatura della stanza, che dovrebbe aggirarsi tra i 16° e i 18°C. Se la temperatura è minore faticheremo a prendere sonno, se invece è maggiore, ad esempio sui 22°-24°C, ci sentiremo irrequieti, agitati, accaldati.

Una fascia media tra i 16° e i 18°C potrebbe sembrare troppo bassa, ma in realtà è l’ideale per fare dei bei sogni sereni, perché la temperatura del nostro corpo tende a calare di notte: si tratta di un fisiologico processo del nostro organismo che si prepara al riposo, e risparmia energia e temperatura basale.

Nello specifico, però, le persone anziane e i neonati hanno bisogno di un ambiente più caldo per dormire bene durante la notte: il consiglio è di appendere alle pareti un termometro o di controllare con continuità il termostato.

Vediamo insieme quali sono gli effetti più conosciuti e diffusi di un’aria troppo secca o troppo umida.

Gli effetti dell’aria troppo secca in camera da letto

– ti svegli con naso chiuso e bruciore in gola;
– la pelle tira, duole, è troppo secca;
– una camera secca può provocare problemi respiratori anche gravi, con conseguente difficoltà a respirare, tosse secca e nervosa.

Il consiglio è di dotare la stanza di un umidificatore o di particolari piante da appartamento come Ananas, Spina di Cristo e Gelsomino del Madagascar.

Quali sono gli effetti di una stanza troppo umida?

In primo luogo noterai la formazione di muffa e umidità sulle pareti, come chiazze verdastre o scure: l’umidità entra nelle ossa ed è fra le cause dei malanni di stagione, del naso che gocciola in continuazione, di emicranie croniche.

Per risolvere il problema è fondamentale isolare le pareti e controllare anche la qualità degli infissi e dei serramenti: uno spiffero d’aria che entra da un’anta della finestra che non si chiude bene è in grado di alzare umidità, dispersione termica e un conseguente spreco energetico dannoso non solo per la nostra salute, ma anche per la bolletta!

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Soprattutto in un periodo storico dove molte persone trascorrono maggior tempo in casa, nell’epoca dello smart working, è importante essere smart e intelligenti anche nelle scelte per il proprio appartamento, in cui non solo si dorme o si mangia, ma anche si lavora tutto il giorno.

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